Il nome Diaspro significa "pietra maculata o macchiata" e deriva dal francese antico “jaspre” (variante del jaspe anglo-normanno) e dal latino “iaspidem”.
Il Diaspro Rosso è una varietà di Diaspro molto conosciuta ed apprezzata. È un silicato microcristallino e membro della famiglia dei quarzi. Il colore rosso è dovuto a minuscole impurità di ferro e può variare in tante varietà di diverse sfumature e tonalità.
I più Importanti giacimenti si trovano in tutto il mondo con le principali vene che attraversano il Brasile, l'Argentina, l'Australia, il Cile, la Francia e la Germania.
Il Diaspro Rosso non è una pietra di nascita portafortuna tradizionale, al contrario del Diaspro Sangue (Bloodstone) che è la pietra portafortuna storica del mese di marzo (mentre per marzo la pietra natale moderna è l’Acquamarina).
Secondo alcune credenze, il Diaspro Rosso è ritenuto essere una pietra dalle proprietà magiche. Nella Bibbia, era considerato un dono diretto di Dio e sarebbe stata la prima pietra di fondazione della Nuova Gerusalemme.
Secondo la cultura cristiana, questa pietra proveniva dalle gocce di sangue versate da Cristo durante la sua crocifissione. In seguito a questi racconti, il Diaspro divenne molto simbolico durante il Medioevo e fu utilizzato per realizzare incisioni che rappresentano la passione di Cristo nelle Chiese. San Giovanni menziona persino nell'Apocalisse un trono di Diaspro che avrebbe accolto Gesù, rappresentando l'eternità e la rivelazione.
Inoltre, sia gli Indiani in Asia che i Nativi Americani, vedono questo minerale come una pietra magica della pioggia e anche una potente pietra curativa.
Una pietra protettiva come questa, è spesso usata nella magia difensiva, poiché rimanda la negatività al mittente originale. Viene anche usata durante gli incantesimi di salute e guarigione.
Nelle leggende Vichinghe e Tedesche, l'Elsa della Spada Magica di Sigfrido, l'Ammazza-Draghi, era intarsiata con Diaspro Rosso per dargli coraggio.
I popoli Egiziani usavano ampiamente il Diaspro, specialmente nella scultura di statue e oggetti. Gli amuleti venivano scolpiti in questi minerali, ad esempio a forma di coleotteri, un insetto che simboleggiava la vita eterna.
Anche altri amuleti di animali erano scolpiti nel Diaspro Rosso, come quelli a forma di teste di serpente che dovevano essere usati per proteggersi dai morsi. Questi talismani venivano posizionati intorno al collo del defunto per facilitare il suo viaggio verso il Mondo dei Morti. Questo uso del Diaspro Rosso è descritto nel capitolo 156 del Libro dei Morti, un antico testo funerario egizio.
Il Diaspro Rosso era tipicamente inciso con immagini di leoni e arcieri e trasportato per proteggersi dal veleno e per ridurre la febbre. Nell’antico Egitto, ma anche tra alcune tribù di nativi Nordamericani, questo minerale era legato al sangue fertilizzante di Madre Iside.
Gli antichi Egizi erano soliti creare ed indossare gioielli, bigiotteria e trucchi utilizzando questa pietra. In particolare, era uso comune portare scarabei di Diaspro come amuleti, poiché si credeva che questa gemma aumentasse l'energia sessuale. Addirittura, secondo una leggenda romantica, Antonio usò un anello con sigillo di Diaspro Rosso per contrassegnare e sigillare le sue lettere a Cleopatra.
Al giorno d'oggi, il Diaspro Rosso è comunemente usato per creare sculture e gioielli che esaltano la bellezza e la grazia.
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Il prezzo di questo minerale è altamente variabile e dipende dalla dimensione della gemma, dalla sua lavorazione e provenienza. Generalmente, una singola pietra di piccole dimensioni in Diaspro Rosso può trovarsi in commercio a partire da poche decine di euro, mentre per i pendenti e collane il prezzo aumenta.